Come sopravvivere al momento dei compiti a casa.

Come sopravvivere al momento dei compiti a casa

Come sopravvivere al momento dei compiti a casa? Fare i compiti, si sà, non piace a nessuno, o di sicuro non a tutti. I genitori si trovano spesso alle prese con situazioni impegnative. Ci sono figli da convincere a studiare, o diari disordinati con consegne mancanti, oppure con figli che di fronte a delle difficoltà nello svolgimento del compito mollano la presa, e sono urla capricci e tanto stress! 

L’approccio con i compiti non è lo stesso per tutti i bambini: c’è chi è più portato, chi ha un’attitudine maggiore, chi è più motivato. Invece, ci sono bambini che possono risultare più disorientati e che necessitano di essere maggiormente supportati. Essere autonomi nello svolgimento dei compiti a casa, o nella gestione più generale del tempo dedicato allo studio, è una competenza che si acquisisce in modo graduale.

Partiamo da un assunto molto semplice: ai bambini, e alle persone più in generale, piace sentirsi competenti.
Così come non piace sentirsi rimproverati. Tuttavia, il bambino che si percepisce non in grado di eseguire un compito, sarà più portato a mollare la presa e ad accettare più volentieri un rimprovero piuttosto che la frustrazione di non essere competente. Ugualmente, anche un bambino che ha delle potenzialità spiccate ma che al contempo mostra scarso interesse e scarsa motivazione allo studio, sarà portato a disinvestire sempre di più, alimentando un circolo di frustrazione e di lacune accumulate.

Dunque è fondamentale che i bambini, soprattutto nel passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado, siano guidati dai genitori e stimolati ad approcciarsi alla didattica, con un atteggiamento di curiosità e piacevolezza. Proponiamo di seguito dei suggerimenti per i genitori, per sopravvivere al momento dei compiti a casa.

1-Organizzare il tempo dello studio

Per prima cosa è importante lavorare sulla scansione del tempo e sulla creazione di una routine. E’ raccomandabile stabilire insieme quanto tempo dedicare allo studio, e quanto tempo dedicare al gioco. Così facendo, è possibile stimolare la motivazione del bambino che acquisirà  il concetto che i compiti sono un dovere, così come il gioco deve essere contemplato nella routine giornaliera.

2-Organizzare lo spazio di studio: la scrivania

Creare un ambiente confortevole e ordinato, favorisce l’attenzione  una maggiore concentrazione. Eliminare dalla scrivania tutto ciò che non serve. Per esempio, se devo scrivere un tema, il materiale di tecnologia o la calcolatrice non servono: occupano spazio e creano disordine e confusione.

3- Trasmettere entusiasmo

Restituire il vantaggio concreto di dedicarsi ad un’attività.
Per esempio, fare le operazioni può diventare una vera seccatura, ma imparare a fare i calcoli ci consente di andare in autonomia a comprare delle caramelle!

4- Aiutare senza sostituirsi

Questa è la parte più difficile. Quando vediamo un bambino in difficoltà viene spontaneo dargli una mano, tuttavia fare i compiti al loro posto non è fare il loro bene. Oltre a farli sentire incompetenti, possono imparare a disinvestire in un’attività.

Del resto perché impegnarsi se qualcuno fa le cose al posto mio?

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